giovedì 27 settembre 2007

SCRIVILO SUI MURI


La “Moccia generation” è ormai accontentata oltre misura con la profusione di film “giovanili” usciti nelle sale negli ultimi due anni, compresi recuperi non certo fondamentali (vedi il primo film di Riccardo Scamarcio, rinnegato persino dall’attore). L’ultimo arrivato in ordine di tempo è “Scrivilo sui muri”, sceneggiatura e regia di Giancarlo Scarchilli (suoi “Mi fai un favore” con Ornella Muti e “I fobici” con Sabrina Ferilli), cast composto da Cristiana Capotondi (successo raccolto con “Notte prima degli esami”), Primo Reggiani (è passato dalle parti del tremendo “Melissa P.), Ludovico Fremono (è stato in “casa Cesaroni”) e Daniele De Angelis (faccia più o meno costante in questa tipologia di film dato che nel suo curriculum si ritrovano partecipazioni a “Ma che ci faccio qui?”, “Last Minute Marocco” e “Cardiofitness”), più gli adulti Claudio Bigagli, Anna Galiena e Yvonne Sciò, tutti compresi in due o tre pose ciascuno e partecipazioni sparse di Luis Molteni, Rodolfo Laganà e la cantante Dolcenera, che non canta e fa Benny, l’amica del cuore della protagonista, Sole.
Sole è una studentessa universitaria con il caratterino tipico della sua età: all’ennesima discussione familiare con la madre sempre assente, decide di spiccare il salto nel vuoto, ma la “visione” di Pierpaolo, un giovane writer, sul tetto la ferma. Sole incontra così i Civil Disobedience, entra a far parte delle loro azioni, diventa l’oggetto del desiderio di Pierpaolo ma si innamora dell’altro writer del gruppo, ovvero Alex, nonostante abbia già un fidanzato, uno spocchioso futuro avvocato, tutto vestiti eleganti e serate “alla moda”. Come risolverà Sole le questioni del suo cuore? Per i writer comunque c’è una grossa sfida: “taggare” un treno elettorale per diventare il gruppo numero uno…
Film inconsistente, con patetiche velleità di indagine sociologica sul fenomeno dei “graffittari” (il che ha fatto saltare le coronarie ad un politico, prima ancora che questi vedesse il film…) che non arriva da nessuna parte. Non riesce infatti ad essere in nessun modo determinato sul piano dell’inchiesta di costume e da un punto di vista romantico è banale e melenso, con quel carattere più da produzione televisiva che cinematografica, mancante di personalità e di brio. Il pubblico destinato al prodotto se ne deve essere accorto, visto che i risultati in sala non sono eccelsi, con un quarto posto in classifica ma con una bassa media per sala.
L’”overdose” di film sentimentali per giovani è arrivata al capolinea? Forse si, forse no: certo tra dieci, venti anni probabilmente nessuno riciclerà queste “operine” per rievocare i tempi (“Scrivilo sui muri” sembra addirittura già “vecchio”…) e si soffermerà piuttosto su Vasco Rossi (ovviamente presente in colonna sonora, dove compare anche Elisa, con la sua “Vita Spericolata”), che, piaccia o non piaccia, è sicuramente un fenomeno per più generazioni.

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