mercoledì 19 settembre 2007

I SIMPSON – IL FILM


Si ride già nei primi secondi, al risuonare della classica fanfara della “20th Century Fox”: praticamente un record! Poi un assaggio delle avventure spaziali di Grattachecca e Fichetto, o meglio un film a loro dedicato, a cui sta assistendo la famiglia gialla più famosa del mondo in una sala cinematografica. E noi ci godiamo Homer e compagnia su grande schermo, dove sono approdati dopo quasi vent’anni di militanza televisiva (sono nati nel 1989), con un lungometraggio tutto per loro diretto dall’esperto David Silverman, produttore per 64 episodi della serie e regista per 23.
Le creature di Matt Groening, (ideati, pare, in soli 15 minuti in una sala di attesa) nel loro orgoglioso 2D, con sberleffi alla Disney e prese in giro a destra e manca della vita quotidiana e dei personaggi famosi (tra le celebrità, che fanno a gara per farsi “caricatuzzare” dai disegnatori della serie, nel film si notano i Green Day, protagonisti di uno spassoso concerto musicale, Tom Hanks e Arnold Schwarzenegger che qui è diventato Presidente degli Stati Uniti), sono in fondo una famiglia come le altre, con difetti e pregi, ma con una forza ed una marcia in più dovuta alla loro stravaganza e alla diversità dei caratteri che permette di superare tutte le crisi.
Così nella storia creata appositamente per il cinematografo, i Simpson devono fronteggiare la terribile situazione di una Springfield isolata dal mondo per via dell’altissimo tasso di inquinamento del lago locale (indovinate di chi è la colpa?). Costretti a fuggire in Alaska, i gialli Simpson, dopo aver risolto una profonda crisi interna, riescono a far ritornare tutto alla normalità, sempre che consideriate Springfield una città normale…
Homer vuole rifugiarsi in Alaska ed ha trovato un nuovo amico, un simpatico porcello (rimanete anche per i titoli finali: la canzone “Spider Porc” da sola vale già il prezzo del biglietto!), Bart si sente trascurato da papà e si rifugia negli affetti del vicino Ned Flanders (ma è anche protagonista di una corsa in skatebooard completamente nudo che vi farà venire i lucciconi agli occhi dalle risate), Lisa si innamora di un ragazzo irlandese (che non è, come ci tiene a sottolineare, il figlio di Bono Vox!), Margie ha i suoi problemi casalinghi da risolvere, il nonno ha le visioni e Maggie pronuncia le sue prime parole, finalmente ascoltate anche dai genitori.
Un divertimento ed uno spasso, per tutte le età, tranne i bimbi più piccoli, visto che i Simpson hanno un loro target piuttosto adulto, per la valanga di citazioni, riferimenti sociali e politici e qualche momento che ha fatto venire i sorci verdi a più di un esagerato puritano. Ma non sono molto più “pericolose” certe famiglie televisive all’ordine del giorno sui nostri canali, veri e propri ricettacoli di banalità e di vuoto assoluto?

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