sabato 1 settembre 2007

HARRY POTTER E L’ORDINE DELLA FENICE

La “Potter Invasion” non accenna a fermarsi: il quinto film “Harry Potter e l’ordine della fenice” è ancora nelle sale cinematografiche, sappiamo praticamente tutto sulla fine del settimo ed ultimo volume, ma lo attendiamo con ansia in Italia, con la sua brava traduzione, per i primi giorni del 2008.
Inutile scomodarsi più di tanto: Harry Potter piace. Punto e basta. Difficile trovare una simile partecipazione collettiva di fronte ad un personaggio che è cresciuto assieme ai suoi lettori, ormai perfettamente in sintonia con la sua crescita sempre più problematica e la battaglia sempre più difficile con il mortale nemico Voldemort.
Per “Harry Potter e l’ordine della Fenice” c’è un nuovo regista (David Yates, direttore britannico che viene dal piccolo schermo, probabilmente dietro alla macchina da presa anche per il prossimo), un nuovo sceneggiatore (Michael Goldberg, già autore dello “script” dell’ultimo “Peter Pan”), mentre sono al loro posto i bravissimi attori del cast, con alcune nuove entrate di spicco tra cui la brava Imelda Staunton che tratteggia l’odiosa professoressa Umbridge con il giusto tasso di antipatia e Helena Bonham Carter a cui spetta la cattivissima Beatrix Lestrange, senza dimenticare i nuovi personaggi fantastici come il gigante Grop o l’elfo Kreacher.
Si respira aria di rivolta a Hogwarts: il Ministero della Magia non crede al ritorno di Voldemort ed ha piazzato la rigorosa professoressa Umbridge a controllare le attività degli studenti, impedendogli di fatto di esercitare a scuola le arti magiche ed arrivando a sostituire persino Albus Silente. Ma Harry, sempre più sconvolto dall’avvicinarsi dell’influenza “scura” di Voldemort, non ci sta e con l’aiuto dei fidati Ron e Hermione e gli altri amici (Neville, Ginny, la stravagante Luna Lovegood ed altri studenti) tiene corsi clandestini per prepararsi al nuovo attacco di Voldemort, il quale è alla disperata ricerca di un prezioso elemento per la sua vittoria…
In una Hogwarts sconvolta dalla repressione istituzionale e dallo spirito di contestazione dei magici studenti, c’è spazio anche per il primo bacio di Harry Potter con l’amata Cho Chang, che provoca applausi a scena aperta…
138 minuti di buon impianto spettacolare e narrativo con un’efficace attenzione ai personaggi (anche se qualche carattere viene irrimediabilmente sacrificato) inseriti in una trama assai prosciugata rispetto al romanzo, il che permette una fruizione più compatta per lo spettatore che si trova di fronte allo schermo, assorbito senza distrazioni dall’evolversi degli eventi.

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