Remake e sequel. Sequel e remake…. Da Hollywood non sembrano arrivare grandi segnali di creatività e di novità, vista l’affannosa corsa ai rifacimenti e ai seguiti. Così può andar bene al botteghino, ma meno bene su altri versanti. Prendete “Quel treno per Yuma”. L’originale è del 1957, per la regia di Delmer Daves e la coppia di interpreti principali è formata da Glenn Ford e Van Heflin. Un gran western, signori, dominato da avvolgenti tempi di attesa e con lezione morale indimenticabile. Nel 2007 James Mangold, regista che ci aveva entusiasmato con il bellissimo “Walk the Line” – Quando l’amore brucia l’anima”, firma il remake, sempre prendendo spunto dal racconto di Elmore Leonard (qui adattato dagli sceneggiatori Michael Brandt e Derek Haas, già autori dello script di “2 Fast 2 Furious”) e mettendo al centro della vicenda i due divi Russell Crowe e Christian Bale, motivo certo di richiamo per gli spettatori.
Buoni incassi al botteghino (più o meno 50 milioni di dollari, con un primo posto al box office nel primo fine settimana) per via di una certa fame di film western, ma risultato finale che non ritorna adeguatamente ai capisaldi di un genere che per qualcuno “è il cinema stesso”.
Nell’epopea cinematografica western classica di ben altro carattere erano i tempi, i personaggi, le situazioni: qui ci troviamo davanti ad un compito eseguito ma non privo di incongruenze (lo zoppo Dan Evans che ad un certo punto corre come una gazzella…) e abbastanza lontano come “anima” dalle più genuine atmosfere dei film ambientati nel “lontano ovest” che riempiono tuttora gli annali della storia del cinema (decisamente meglio, negli ultimi tempi, è andata al buon Kevin Costner con “Terra di confine”, crepuscolare ed in buona sintonia con i canoni del genere). Colpa di tempi troppo dilatati che non riescono a definire la giusta tensione, di sprazzi spettacolari non sempre equilibrati e di una coppia di attori che domina troppo il film, restando “sospesi” rispetto al progetto generale. La storia dell’agricoltore Dan Evans (Christian Bale) che, spinto da condizioni economiche disperate, scorta il criminale Ben Wade (Russell Crowe) verso la città di Contention dove verrà messo sul treno per Yuma e per il suo destino, ritorna con dovizia di mezzi, schermo panoramico e l’utilizzo degli avvolgenti scenari naturali del New Mexico, senza raggiungere la dinamica tensione dell’originale
Nel cast del nuovo “Yuma” ci sono anche Ben Foster (il socio di Wade, cattivo, cattivissimo), Gretchen Mol (Alice, la moglie di Evans) e Peter Fonda, nei panni di un anziano agente Pinkerton.
Paolo Pagliarani
lunedì 22 ottobre 2007
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1 commento:
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